La recensione di "Dodici Lanterne" su "l'isola che non c'era"

Categoria: Promo Creato: 08 Marzo 2018

Bobby Soul è uno di quegli artisti capaci di “scoppiarsi” qualcosa come 250 concerti all’anno. Uno, insomma, che con la musica ci campa davvero. Normale che in questo continuo peregrinare possa incontrare la più varia umanità. E Bobby è uno di quelli a cui piace parlare, ascoltare, bere qualcosa in compagnia e capire la gente. Per certi aspetti questo suo nuovo cd, Dodici lanterne, è una sorta di road movie; un diario di bordo di questo continuo vagabondare, fatto di musica, certo, ma soprattutto di incontri. Del road movie - ma anche dell’istant song - ha le caratteristiche sia musicali che testuali. Vi è, infatti, un’urgenza di raccontare in presa diretta quasi senza mediazione. I suoni - curati dai fidi Blind Bonobos - sono così “essenziali”, ruvidi, decisamente più blues che funky. Se il precedente L’insostenibile leggerezza del funk presentava una cura negli arrangiamenti e un bel lavoro di postproduzione, qui gli arrangiamenti sono essenziali, acustici, quasi a voler dare conto di una presa diretta dei suoi concerti. Anche i testi seguono questa dinamica, per cui si muovono su un periodare lungo e ben poco musicale (quasi assenti per esempio le rime), come si volesse anche in questo caso registrare al volo ciò che si sta guardando e ascoltando. Continua a leggere su “L’Isola che non c’era”

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