“Kairós” è il nuovo brano degli A3 Apulia Project di Fabio Bagnato disponibile su tutte le piattaforme digitali.
Kairós è il momento in cui tutto si incastra alla perfezione, in cui le differenze smettono di essere barriere e diventano energia creativa. Il brano nasce dall’incontro tra sonorità lontane, dal dialogo tra tradizione e innovazione, dall’intreccio di melodie, strumenti e ritmi che sembrano appartenere a mondi diversi eppure si armonizzano con naturalezza.
In un’epoca in cui il confine tra generi, identità e influenze è sempre più sfumato, Kairós celebra la fusione spontanea, quella che non ha bisogno di forzature perché è già parte della nostra realtà. Ogni nota è un tassello che si unisce agli altri per creare qualcosa di nuovo, un equilibrio tra radici e sperimentazione, tra memoria e futuro.
Kairós non racconta un luogo o un tempo preciso. È una vibrazione collettiva, il suono di una cultura globale in continua evoluzione.
“Dormi Samir” è il nuovo brano dei Vorianova, disponibile su tutte le piattaforme digitali.
E’ un brano mediterraneo e contemporaneo, dove la scrittura musicale crea connessioni tra la classica e l’elettronica, un connubio fatto di intrecci sonori che uniscono la sperimentazione e la sfrontatezza dell’elettronica con l’elegante dimensione del quartetto d’archi, che conferisce al brano un mood struggente insito nel tema della canzone. Uno stile coraggioso e senza confini, quello dei Vorianova, in questo nuovo lavoro frutto della collaborazione con il music producer Leonardo Bruno.
“Dormi Samir” è un brano dalle tematiche delicate e dai contenuti forti, dove al centro sta la storia di Samir, il bimbo siriano che dormiva sempre per fuggire dalla paura.
Nel viaggio verso l’Italia, in fuga dal proprio paese di origine, Samir, attraversa le bombe in caduta. Arrivato in Italia con la famiglia, da rifugiato, vive il dramma e la difficoltà di ottenere un permesso di soggiorno che possa impedire loro di tornare nel loro paese devastato dalla guerra. Non va allora più a scuola, non parla, tende all’ipersonnia e non risponde agli stimoli; questo stato di torpore viene definito dai medici che si prendono cura di lui come “sindrome della rassegnazione”.
«La storia di Samir accomuna tantissimi bambini in tutto il mondo, russi, ucraini, siriani, iraniani; se ne contano più di 200, sono bambini che si ritirano dal mondo in una situazione simile al coma, a volte per anni. Un sonno catatonico che li aiuta a fuggire dalla paura. Samir dorme, ma dorme anche Layla, Dasha, Karen e tutti gli altri. Dormono per fuggire dalla paura e non può essere questa la risposta giusta.»
“Cronovisioni Spiraliformi”: quando il talento di una giovane ed eclettica pianista, Giulia Pomarelli, incontra un grande compositore, Luca Tessadrelli, docente di Composizione al Conservatorio di Parma.
Il M° Tessadrelli, oltre a conseguire la specializzazione in analisi e direzione Orchestrale con Nicola Samale e compositiva con Karlheinz Stockhausen, ha anche condotto studi sul cervello umano presso l’Università Cattolica di Brescia e curato il libro “Modelli Matematici della comunicazione musicale nel pensiero di Giovanni Melzi”.
Per il Teatro Regio di Parma, ha curato la nuova strumentazione dell'Opera Lirica “Hansel e Gretel” (regia e testo italiano di Lorenzo Arruga), replicata più volte e riproposta recentemente dal Maggio Musicale Fiorentino.
Ha pubblicato il volume a carattere analitico “L’elaborazione colta dei canti popolari. Folk Songs di Luciano Berio” e “10 Studi Metropolitani”, eseguiti più volte negli Stati Uniti e attualmente nelle più importanti città della Cina.
“Il genere etnosinfonico è il primo ad utilizzare la lingua romanì: un giusto riconoscimento ad un popolo dopo più di seicento anni di permanenza nella patria dell’opera.
In definitiva, come Orchestra Sinfonica G. Rossini siamo estremamente contenti di questo progetto che porteremo avanti con entusiasmo convinti che attraverso la musica ed in quetsto caso la musica etnosinfonica si possa veicolare agli spettatori il messaggio culturale e sociale di una grande popolazione.
La bellezza e la fruibilità del prodotto musicale saranno i canali che permetteranno il passaggio di messaggi culturali di sofferenza e di vita al tempo stesso.”
M° Saul Salucci - Presidente e Sovrintendente dell’Orchestra Sinfonica G. Rossini
“Ho iniziato ad occuparmi delle partiture d’orchestra relative ai brani proposti dall’Alexian Group poco più di due anni fa, sia che le musiche fossero riprese dalla tradizione musicale Romanì transnazionale, sia che si trattasse di composizioni originali di Santino Spinelli, inizialmente mio mentore, poi amico ed infine collega.”
Marco Bartolini
“La musica folklorica orale del passato oggi trova il suo giusto approdo nel sinfonismo romanò in forma scritta, con una matrice fortemente etnica che si può definire etnosinfonismo romanò.
Mille anni di storia, iniziata in India fino ad arrivare a oggi, ripercorsi attraverso lʼanalisi musicale con le sue specificità e le sue traversie. È il lungo viaggio fatto da un popolo che ha stupito e strabiliato il mondo con la sua musica.
Sono orgoglioso di far parte della storia di un popolo creativo, che con la musica ha mosso i cuori in ogni epoca e in ogni luogo e di aver dato il mio contributo a un’arte che appartiene a tutta lʼumanità.”
Santino Spinelli “Alexian”
Prende vita la collana “MUSICADAUTORE” dopo una lunga attesa per mettere a punto un progetto così impegnativo e rilevante che ha visto l’interesse e il consenso di molti grandi artisti, compositori, autori italiani ed internazionali.
La collana è diretta da Alessandro Cipriani e Paolo Dossena con la preziosa collaborazione di Ida Guglielmotti.
“IL CODICE DEL SILENZIO”: prima pubblicazione firmata da STEFANO TAGLIETTI.
Compositore italiano, ha composto oltre 130 lavori di musica da camera, sinfonica, operistica, corale, per il teatro musicale e per l’immagine visiva d’arte.
Importante è stato l’incontro con Sylvano Bussotti e successivamente con Hans Werner Henze. Lo stile compositivo di Taglietti è aperto a una grande varietà di materiali musicali che fondono diversi linguaggi in uno solo, sincretico e plurale.
Le sue opere sono state inoltre eseguita presso: Berlin Philharmonie, Opera di Norimberga, Festival dei Due Mondi di Spoleto, Città Universitaria di Parigi, Teatro La MaMa di New York, Freshno Opera Festival California-U.S.A., Cincinnati University, Cracow Festival Stravinsky.
“La musica non nasce solo dai suoni: pensare e scrivere un pezzo significa canalizzare energie, visioni e suggestioni. In queste pagine condivido esperienze personali, colori, geometrie, paesaggi, volti, incontri, immagini e viaggi: tutto ciò che può confluire in un'idea musicale.
Oggi per un artista, uno studente o chiunque voglia comprendere il contesto culturale che ci circonda, è fondamentale alimentare il proprio bagaglio umano e poetico con conoscenze autentiche e profonde. Non si può ignorare il '900: le grandi filmografie, la letteratura, la poesia, l'arte visiva, così come le tensioni sociali e politiche che stanno modellando la contemporaneità.
Occorre superare l'autoreferenzialità dei parametri del suono come generatori di un'unica condizione di ricerca del musicista.
Il silenzio non è l'assenza del suono ma un codice attraverso cui ognuno può scoprire nuove associazioni mentali, nuove connessioni con la natura delle cose. La musica deve esplorare anche la propria dimensione silente.
Il suono non rappresenta l'unica destinazione finale del pensiero musicale”
Stefano Taglietti
Un viaggio nell’anima del Tango attraverso le corde della chitarra.
Il Tango è passione, malinconia, energia che brucia sotto la pelle e si dissolve nell’aria con un ultimo, struggente accordo. In Tango y Nada Más , Andrea Vettoretti e Massimo Scattolin danno vita a un medley straordinario che attraversa le melodie più iconiche di questo genere, intrecciando le opere di Astor Piazzolla, Aníbal Troilo e Cacho Castaña in un’unica, intensa narrazione musicale.
Le chitarre dialogano, si inseguono, si fondono, trasformando ogni nota in un racconto di passione e nostalgia. Vuelvo al Sur, Malena, Garganta con Arena, Chiquilín de Bachín, Balada para un loco, Yo soy María—brani che hanno segnato la storia del tango, qui trascritti con cura e interpretati con un tocco unico, vibrante di emozione e virtuosismo.
Un omaggio alla tradizione e, allo stesso tempo, una nuova visione del Tango: pura intensità, pura anima. Tango y Nada Más è un’esperienza sonora che cattura e trascina, un viaggio profondo nelle sfumature di un genere senza tempo.
Andrea Vettoretti, chitarrista e compositore di fama internazionale, ha portato la sua musica su palcoscenici prestigiosi, dal G7 al Teatro la Fenice di Venezia ad eventi dedicati alla sostenibilità, (il 22 marzo in occasione della giornata mondiale dell’acqua diventerà ufficialmente Ambassador del Global Network of Water Museums – Unesco) esplorando un linguaggio musicale innovativo tra classica e nuove sonorità.
Con Tango y Nada Más, prosegue il suo percorso nel New Classical World, una visione musicale che unisce tradizione e contemporaneità con uno sguardo aperto al futuro.
Il racconto di una delle pagine più drammatiche e significative della storia italiana, con l'impegno di restituirne attraverso il suono, la tensione, la forza e l’urgenza della narrazione.
Questo è Matteotti - anatomia di un fascismo, uno spettacolo, scritto da Stefano Massini e interpretato dalla voce intensa e vibrante di Ottavia Piccolo, sostenuto dalle sonorità de I Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo, che ripercorre con precisione e profondità l’ascesa e l’affermazione del fascismo in Italia, un fenomeno eversivo che Matteotti seppe comprendere, fin dall’inizio, in tutta la sua estrema gravità, a differenza di molti che non videro o non vollero vedere.
Il pericolo più grande, la malattia che fa morire un uomo è quella che non senti crescere.
Le musiche originali dello spettacolo, pubblicate da Compagnia Nuove Indye e Officine della Cultura, sono più di una semplice colonna sonora: evocano il clima dell’epoca, accompagnano la narrazione con una drammaticità sottile ma potente, sottolineano i momenti di tensione e riflessione, amplificando il peso delle parole. Attraverso melodie sospese tra memoria e attualità, i brani composti da Enrico Fink ed eseguiti da I Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo intrecciano suoni che rispecchiano l’inquietudine, la determinazione e il tragico epilogo della vicenda di Matteotti.
A cento anni dalla morte, Giacomo Matteotti continua a parlarci attraverso il teatro, la musica e le parole. Questo disco ne raccoglie l’eco, trasformando il ricordo in un’esperienza sonora intensa, capace di toccare le corde più profonde della memoria collettiva. Perché la storia non è solo passato, ma un monito per il presente e per il futuro.
Le ultime due tracce dell’album sono tratte dallo spettacolo “Lo Schifo” di Stefano Massini con Ottavia Piccolo e I Solisti dell’OMA.
Gli anni dal 1970 al 1980 nei reportages di Flavio Brunetti, oltre trecento immagini che si dipanano in “stanze”: Bagnoli, l’Italsider e l’inquinamento, Pozzuoli e il bradisismo, la vita nei quartieri ghetto dell’edilizia popolare, le grandi manifestazioni e lo sciopero generale del 12 dicembre 1975, i funerali di Iolanda Palladino, la lotta per la casa, la mensa dei bambini proletari, il convegno contro la repressione a Bologna nel 1977.
Ma queste immagini ed i racconti ad esse ispirati o che esse stesse immediatamente ci narrano non fanno altro che parlare dei sogni. I reportages pubblicati in queste pagine sono sogni perduti, speranze ingannate e svanite, ma “Terra Tradita” ha la forza di far rivivere di nuovo le emozioni passate legate alle tragedie, alle lotte, alle speranze, alle morti, alle abitudini, ai compagni, agli amori. Quelle emozioni sono cadute quasi nel nulla e si sono trasformate in ricordi oramai impalpabili, vani, quasi scomparsi. Invece, ora, grazie a “Terra Tradita” possiamo tornare a leggere nella realtà quelle speranze, riviverle e trasmetterle a chi ancora non c’era.
"L'invenzioni" è il nuovo singolo dei Vorianova, tratto al loro album "Tempi Scueti", disponibile su tutte le piattaforme digitali .
E’ un brano che parla della tecnologia, delle invenzioni, del progresso, cercando di capire fin dove possa spingersi e quanto bene possa realmente fare, laddove sarebbe auspicabile, forse, un recupero della dimensione più umana.
Un brano dalle tessiture elettroniche, dove innovazione, creatività e sperimentazione si muovono in un orizzonte ibrido che mescola elementi della musica alternative, hip-hop, elettronica e rock con i suoni graffianti di un quartetto d’archi. Uno stile sperimentale e senza confini, quello dei Vorianova, in questo nuovo lavoro frutto della collaborazione con il music producer Leonardo Bruno.
I TARANTOLATI DI TRICARICO: un gruppo storico, ambasciatori della Taranta dal 1975, sono ormai il sinonimo di “energia in movimento”. Il cuore della tradizione di Tricarico, un atto sonoro che è un atto di fede, sopravvivenza e materia viva. La possessione scioglie il passo di danza e le mani, sulle corde della chitarra o sulle pelli tirate dei tamburi, proseguono inesorabili la loro corsa verso l’ossessione.
“Scitta fora” è il nuovo singolo disponibile su tutte le piattaforme digitali e che dà il via ai festeggiamenti per i 50 anni del gruppo.
“Scitta fora” nel dialetto tricaricese, significa "butta", "getta", "caccia fuori": il cuore del messaggio risiede nell'invito a liberarsi da tutto ciò che ostacola la nostra realizzazione personale e le nostre relazioni con gli altri. È una visione che si rifà al profondo significato del tarantismo, dove il ballo diventava lo strumento per neutralizzare ansie, rancori e depressioni.
“Scitta fora”, butta fuori tutto: perché solo così ogni "nuttata nera" può diventare una fesseria, qualcosa di trascurabile. Solo così la paura può essere scacciata, andando oltre lo spazio fisico e psichico che ci imprigiona. Scitta fora!
Sul nostro canale YouTube potete vedere il video del brano, diretto da The Factory Studio.
“ROMANÓ ETNOSINFONIKANO DROM, Viaggio etnosinfonico nella musica romaní” è il nuovo progetto dell’ALEXIAN GROUP di SANTINO SPINELLI e l’ORCHESTRA SINFONICA G. ROSSINI di Pesaro, prodotto e distribuito da Compagnia Nuove Indye, disponibile su tutte le piattaforme digitali ed in formato CD.
Per la prima volta un’orchestra classica accompagna, interagisce e si integra nella musica romanì con partiture e orchestrazioni originali e allo stesso tempo la lingua romaní viene impiegata nel canto lirico con ben 5 cantanti (tre soprani, un tenore e un baritono).
Le composizioni, gli arrangiamenti, la direzione artistica ed i testi sono a cura di Alexian Santino Spinelli mentre le orchestrazioni sono a cura del M° Marco Bartolini, primo violino dell'Orchestra Sinfonica G. Rossini di Pesaro.
Mario Gangi, in collaborazione con Guido Capraro, firma la terza uscita della collana “Di Terra, di Mare e di Aria”: Il Fantasma della Timpa.
L'avventura raccontata in questo libro, ambientata in Sicilia, è storia di relitti che, prima di diventare tali, sono stati nave, casa, isola, prigione di uomini di mare. Gente spesso dimenticata a causa del fato avverso, del tempo dilatato dall'ignoranza (non sapere, non conoscere) e dalla mancanza di interesse per quello che è stato.
Mario e Guido, con i loro "fidi" compagni di immersioni, hanno cercato in tutti i modi di ristabilire una verità a volte scomoda.
Di restituire dignità a uomini e navi.
Il tutto realizzato con un rigore scientifico che mai bisogna dare per scontato.
E' storia, dicevamo.
E, quel che più conta, è Mare.